Cos’è l’autismo? Una condizione neurobiologica complessa che accompagna la persona nell’arco di tutta la vita, con caratteristiche e gradi di compromissione molto differenti che comportano livelli di autosufficienza variabili e, conseguentemente, carichi assistenziali da minimi a situazioni estremamente complesse che determinano un supporto costante e molto elevato.

L ’autismo oggi coinvolge in Italia un bambino ogni 77 (dati ITALIA 2019) e negli Stati Uniti con un incidenza di 1:59 è divenuta la terza emergenza sanitaria dopo i problemi cardio-vascolari e il cancro (dati USA 2019).

Le persone che affrontano l’autismo e la disabilità cognitiva sono “eterni bambini” incuranti delle insidie dell’ambiente in cui vivono; le famiglie sono costantemente in accudimento per evitare cadute, traumi, scottature, scivolamenti.

Lavorano incessantemente per educare ai piccoli compiti quotidiani, come sapersi vestire, mangiare, usare i servizi, con la consapevolezza che non c’è e, non ci sarà, mai un attimo di riposo.

L’assistenza domiciliare è minima e costosa, come le terapie.

L’accudimento richiede la presenza costante di un familiare che non può lavorare. Impossibilità al lavoro, eccessivi costi, preoccupazione per il futuro e stanchezza portano a drammi familiari ben noti.

La percentuale di divorzi nelle famiglie con disabilità tocca numeri altissimi e seguono molte volte abbandoni del disabile o gesti drammatici.